Comunicato stampa LAV TREVISO – 7 agosto 2020
IL CAMPIONATO ITALIANO UCCELLI CANORI DI SAN FIOR COME UN “WET MARKET”!
LAV NE CHIEDE LA SOSPENSIONE AI MINISTRI DELLA SALUTE SPERANZA E DELL’AMBIENTE COSTA
Il prossimo 16 agosto è programmato il Campionato Italiano Uccelli Canori di San Fior, un evento nel quale i visitatori entreranno in contatto con centinaia di animali fra selvatici, esotici e domestici, manipolati e venduti dagli espositori. In questa situazione è evidente che il distanziamento fra le persone come anche l’uso di mascherine e gel igienizzante, rappresentano misure del tutto inadeguate in un contesto nel quale vi è un continuo, stretto contatto fra le persone e gli animali rinchiusi nelle gabbie o in semplici recinti, a portata di mano di adulti e bambini, quando non diventano anche oggetto di compravendita passando quindi di mano in mano.
Inoltre non si può ignorare il fatto che proprio in provincia di Treviso sono stati individuati due focolai di influenza aviaria, molto probabilmente derivanti da un’introduzione dal selvatico, motivo per cui il Ministero della Salute ha richiesto un’approfondita analisi del rischio, come affermato in una nota del Direttore Generale della Sanità animale del Ministero stesso.
A fronte di questi dati, è chiaro che l’avvenimento di San Fior può essere considerato un “wet market” italiano, un mercato cioè che, analogamente a ciò che avviene nei wet market asiatici, mette a stretto contatto gli animali selvatici con altri animali e persone, favorendo così il salto di specie di qualsiasi patologia, come successo nel wet market cinese di Wuhan che ha dato avvio alla pandemia da Coronavirus.
“Non possiamo accettare di correre un rischio di questa portata, specie con l’emergenza Covid ancora in atto, consentendo lo svolgimento di un evento che potrebbe generare ulteriori nuove diffusioni di patologie – dichiara Mara Garbuio, responsabile LAV di Treviso – abbiamo quindi coinvolto i Ministri della Salute e dell’Ambiente, chiedendo loro un intervento urgente per sospendere l’evento!”
Di fronte a più di 700 mila morti, non possiamo ignorare la lezione impartita al mondo intero dal Coronavirus: dobbiamo mantenere quanta più distanza possibile fra le persone e gli animali selvatici. Per questo la sagra dei osei di Sacile e tutte le altre sagre del genere devono essere immediatamente sospese, a tutela della salute di tutti i cittadini.
Lo chiediamo anche nel Manifesto LAV #NONCOMEPRIMA, per agire sulle cause della pandemia ed evitarne di future, aderisci ora su: www.lav.it/manifesto
LAV Onlus - LAV Lega Anti Vivisezione Sede di Treviso (TV)