COMUNICATO STAMPA LEAL E SALVIAMO GLI ORSI DELLA LUNA
ABBIAMO
LE PROVE! M49 E GLI ALTRI DUE ORSI DETENUTI AL CASTELLER SONO
MALTRATTATI E SEDATI. PARTONO LE DENUNCE E LA RICHIESTA DI LIBERAZIONE
IMMEDIATA
L’ormai
celebre orso M49 ha smesso di alimentarsi e si scarica contro la
saracinesca della sua tana; M57 l’orso di soli due anni e mezzo accusato
di aver aggredito un giovane carabiniere, ripete costantemente dei
movimenti in maniera ritmata causandosi lesioni cutanee all’avambraccio
sinistro e DJ3 si nasconde e non entra nella tana per alimentarsi.
Su richiesta di accesso civico generalizzato presentata da LEAL Lega AntiVIVIsezionista, il Ministero ha inviato la relazione del sopralluogo effettuato in data 21 settembre 2020 dai Carabinieri Cites. I contenuti del documento lasciano allibiti poiché il testo prova inconfutabilmente il grave maltrattamento che subiscono gli orsi M49, M57 e DJ3 presso la struttura.
Nella
relazione del 21.09.2020 (allegata) si legge quanto segue: “…Sia M49
che M57 saranno costretti per circa quattro mesi (tempi di realizzazione
dei lavori di adeguamento) ad una detenzione in spazi per nulla ampi e
privi di stimoli ambientali, così come per altro già evidenziato nella
precedente relazione (relativamente agli aspetti di compatibilità delle
attuali modalità di detenzione con lo stato di benessere dell’individuo,
si rileva che la gabbia di preambientamento è apparsa assolutamente
priva di qualsivoglia stimolo che faciliti l’insorgenza di comportamenti
normali: ricerca del cibo, costruzione di un giaciglio, rubbing,
marcatura del territorio, come ad esempio oggetti manipolabili, tronchi,
fronde, corteccia, erba secca, fogliame, paglia, rocce, ecc. messi a
disposizione quali arricchimenti ambientali).
I
tre individui ospitati nella struttura sono stati sottoposti a
sedazione al fine di mitigare gli effetti stressogeni del disturbo
causato dai lavori di realizzazione delle predette opere. Non è stato
pertanto possibile valutarne compiutamente lo stato di salute ed i
moduli comportamentali. Al fine di valutare le modalità di gestione
degli individui ospitati nella struttura, relativamente agli aspetti
medico-veterinari, è stato richiesto al sanitario incaricato un report.
Dalla lettura del documento trasmesso si evince che il sanitario ha
monitorato costantemente la salute degli orsi con l’effettuazione di
visite periodiche, ritenendo necessario ricorrere alla somministrazione
quotidiana di integratore a base di acido gammamminobutirrico, con
effetto inibitorio del sistema nervoso centrale, per prevenire e
controllare lo stato di stress di M49, causato dalla captivazione e
dalle modificate situazioni ambientali, nella fase immediatamente
successiva alla ricattura e di ambientamento e sino al rilascio nella
zona outdoor. Anche a M57, a far data dal 30 agosto, in previsione della
ricattura di M49, viene somministrato per il medesimo motivo lo stesso
integratore.
Nel
report, in corrispondenza del 10 settembre, il medico veterinario
incaricato segnala inoltre che nell’arco di 48 ore la situazione ha
subito un grave peggioramento. Tutti e tre gli orsi versano in una
situazione di stress psico-fisico molto severa, dovuta in primis alla
forzata e stretta convivenza dei tre esemplari, contrariamente a quanto
permette la base etologica di specie, ed alle ridotte dimensioni degli
spazi a disposizione. M49 ha smesso di alimentarsi e scarica tutte le
sue energie contro la saracinesca della tana. Reagisce in maniera
nervosa alla presenza umana.
M57
si alimenta, ma ripete costantemente dei movimenti in maniera ritmata,
prodromo di stereotipia. Presenta anche lesione cutanea nell’avambraccio
sinistro, dovuto allo sfregamento nell’attività di cui sopra. L’orsa
DJ3, a causa della presenza e degli atteggiamenti degli altri due
esemplari, spaventata, si è nascosta nel boschetto del recinto esterno, e
non torna in tana per alimentarsi. A questo si aggiunge l’imminente
inizio dei lavori alle gabbie di tana 2 e tana 3. Vista la delicata
situazione si decide di somministrare per la prima volta dalla loro
detenzione al Casteller dell’alprazolam (ansiolitico) a M49 e M57 per
ridurre lo stato di stress, finché si concluderanno i lavori di
costruzione. In conclusione, si ritiene che le condizioni di detenzione
degli orsi, che dovranno prolungarsi per un periodo di diversi mesi, non
garantiscano adeguate condizioni di benessere degli esemplari”.
Gian
Marco Prampolini, presidente LEAL, e Natascia Pecorari, presidente di
Salviamo gli Orsi della Luna, in una nota congiunta dichiarano: “Gli
orsi sono considerati dalla legge una specie particolarmente protetta
eppure vivono prigionieri quando in natura godono di spazi di
sconfinati. La Provincia di Trento ha tenuto per questi lunghi mesi (DJ3
per anni) i tre orsi prigionieri facendo vivere loro un vero calvario e
costringendoli a una non-vita lontana anni luce dalle loro esigenze
etologiche di specie. LEAL e Salviamo gli Orsi della Luna tramite i
legali Aurora Loprete e Aldo Truncè hanno depositato denuncia nei
confronti di Maurizio Fugatti per maltrattamento di animali. Chiediamo
contestualmente la liberazione immediata dei plantigradi affinché venga
restituita loro la dignità di una vita libera senza alcun tipo di
confinamento. Temiamo per la loro vita e attendiamo fiduciosi che il
Ministro Costa, che prima di noi ha ricevuto la relazione del
sopralluogo dei Cites, faccia la sua parte e prenda provvedimenti
previsti dalla legge”.